“I vigili non possono arrestare"
Isindacati che rappresentano i vigili urbani di Roma sono infuriati con il sindaco Roberto Gualtieri. In una recente intervista a SkyTg24, parlando del fenomeno dei borseggiatori nelle metro della Capitale, il primo cittadino ha detto che “la polizia locale non può fare arresti”. Un’affermazione che ha scatenato veementi reazioni da parte della categoria.
La polizia locale non può fare arresti
Questa affermazione ha prodotto “sconcerto ed ilarità tra i circa 6000 caschi bianchi romani” ha detto, in una nota, Marco Milani, segretario romano del Sulpl (Sindacato unitario lavoratori polizia locale). Per il rappresentante dei lavoratori, il fatto che Gualtieri “non conosca compiti e qualifiche” dei vigili “è un fatto abbastanza grave che è però sintomatico della scarsa attenzione da parte di questa politica nei confronti del corpo”. È quindi “normale che manchino riconoscimenti contrattuali adeguati, gradi e riordino delle carriere, strumentazioni adeguate e 3000 agenti all'appello se il primo cittadino non ha chiaro quel che facciamo” insiste Milani.
Bando per la vigilanza privata nelle metro
Il sindacalista cita poi il bando per la vigilanza privata da 93 milioni in tre anni attivato da Atac in vista del Giubileo: 70 milioni per le stazioni, 23 milioni per la vigilanza nei depositi. Milani sospetto che “il mancato impiego degli agenti nel contrastare le bande di borseggiatori sulle linee metropolitane, oltre l'ignoranza possano esserci motivi economici, quali un prossimo appalto di 93 milioni di euro per tre anni di vigilanza privata nelle stazioni”. Per dare un’idea, “tutti gli straordinari di tutti 6000 agenti della polizia locale orari notturni compresi, ha un costo di 10,5 milioni di euro l'anno, qualcuno intende spenderne oltre 30 per le sole stazioni metro, oltretutto chiuse negli orari notturni”.
E allora le manette?
All’attacco anche Sergio Fabrizi, segretario provinciale Ugl autonomie di Roma, che parla di “ilarità e sgomento” nel corpo di polizia locale, allievi compresi: "È imbarazzante, - dice in una nota - come organizzazione sindacale, pensare di doversi confrontare sulle problematiche del personale della polizia locale con un sindaco che non conosce le competenze professionali dei propri dipendenti. Se un sindaco, tra l'altro della Capitale d'Italia, disconosce che i propri agenti compiano anche arresti, come giustifica le spese per l'acquisto delle manette?” chiede il sindacalista. Tra gli obblighi di legge degli agenti c’è “quello di intervenire per interrompere un reato in corso” evidenzia Fabrizi che ha un dubbio: “il sindaco Gualtieri è almeno a conoscenza delle proprie responsabilità in tema di sicurezza urbana?”.
Mirko Anconitani, dell’Uil Fpl, vuole “più rispetto e considerazione” per i vigili urbani. Le parole di Gualtieri testimoniano la necessità “di una seria riforma delle polizie locali d’Italia”. Un intervento “che riconosca alla polizia locale pari diritti, pari tutele, pari strumenti e pari dignità al pari dei corpi di polizia dello Stato. In questo modo si eviterebbero anche grosse confusioni e scivoloni come quello in cui è inciampato il primo cittadino della capitale”.
Vigili come Cicalone
Anche Mauro Cordova, presidente dell'Arvu Europea vuole che Gualtieri si dimetta perchè "per il sindaco gli agenti in metro sarebbero come Cicalone dal momento che per lui non avrebbero il potere di eseguire arresti". Il riferimento è al noto youtuber romano, famoso per effettuare "ronde" lungo le banchine delle metro di Roma in stile "vigilantes prviato". "Eppure - continua Cordova - agli 800 neo assunti da circa tre mesi presso la scuola del corpo vengono ripetuti a menadito i doveri ed i poteri derivanti dalle qualifiche di agenti di pubblica sicurezza e di polizia giudiziaria. Dopo questa gaffe sul corpo di polizia cittadino - conclude - da fare invidia alla recente leadership americana, il sindaco dovrebbe seguirne l'esempio e dimettersi".
Sindaco inadeguato
Marco Perissa, deputato di Fratelli d'Italia e presidente della federazione romana di FdI, ha voluto esprimere "tutta la nostra solidarietà agli agenti della polizia locale di Roma che devono subire l'affronto di essere rappresentanti da un sindaco che non conosce neanche le competenze del loro corpo, a partire dalla possibilità di poter compiere arresti. Oramai una cosa è certa - ha detto in una nota - non solo solo la polizia locale, ma tutti i cittadini romani hanno il diritto di avere una guida ben più preparata".
"Le dichiarazioni di Gualtieri secondo cui gli agenti di polizia locale non possono effettuare arresti dimostra la conoscenza e l'attenzione di questa amministrazione per un settore centrale, quello della polizia locale, oggi purtroppo dimenticato dalla politica - scrive in una nota Antonio De Santis, capogruppo della Lista civica Raggi in assemblea Capitolina - uno scivolone che dimostra l'approssimazione di questa Giunta nell'approccio a questo settore. Che gli agenti non possano agire e fermare chi commette reati è una palese inesattezza che apre a una più grande preoccupazione: ma questa amministrazione ha idea di quali siano le funzioni della propria polizia locale? E, soprattutto, alla luce di tutto ciò: è così che si intende affrontare il problema sicurezza a Roma?
Ricordo - continua De Santis - che, in attesa di capire quali siano compiti e funzioni del nuovo delegato alla sicurezza, ci sono sempre gli idonei del concorso per agente di polizia locale che potrebbero essere assunti a tempo determinato, per poi essere stabilizzati successivamente, grazie ai fondi previsti dal codice della strada anche perché i borseggi in metropolitana sono in progressivo aumento".
Fonte: RomaToday
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